Questo articolo sostiene che il costituzionalismo europeo è fondato su di una ratio meta-costituzionale: la sicurezza. La sicurezza si colloca nel cuore della identitá costituzionale europea e si articola in discorsi di sicurezza e diritti. Tale nozione va inoltre interpretata in senso molto ampio e corrisponde ad una sorta di moralitá politica che possiede connotazioni esistenziali, in quanto attiene alla stessa sopravvivenza del progetto europeo. La tesi dominante spesso configura tale progetto come un processo graduale di trasformazione da una comunitá economica ad una compiuta comunitá politica, rafforzata da norme esplicite sui diritti fondamentali. Tale articolo contesta questa narrazione, e avanza la tesi che sicurezza e diritti hanno operato sin dall’inizio come discorsi di potere autogiustificativi.
This paper argues that European constitutionalism is driven by the meta-constitutional rationale of security. Security lies at the heart of Europe’s constitutional identity and is expressed by security and rights discourses. It is interpreted in a very broad sense and corresponds to a sort of political morality that possesses existential connotations, because it pertains to the very survival of the European project. The traditional narrative depicts this project as the gradual and progressive development from an economic community, in which fundamental rights are absent, into a fully-fledged polity, strengthened by explicit provisions on fundamental rights. This work aims to question this received narrative and argue instead that, right at the core of the EU, security and rights have operated from the very beginning as self-justifying discourses of power.
Pubblicato venerdì 19 febbraio 2021
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Diritto Comparato, Europeo E Internazionale
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Dottrina