Alla fine degli anni ‘80 è emersa, a seguito della diffusione massiccia delle tecnologie informatiche, ed in concomitanza con lo sviluppo del commercio elettronico e dell’incremento delle comunicazioni attraverso il web, l’esigenza di elaborare una normativa ad hoc, al fine di sanzionare la criminalità informatica, che sfruttando i vantaggi della globalizzazione, ha perseguito e continua a perseguire forme di arricchimento illecito nei mercati internazionali e nella rete. A livello europeo la Raccomandazione del Consiglio d’Europa del 9 settembre 1989 n. R (89)9 rappresenta il punto di riferimento imprescindibile per la materia nel campo del diritto internazionale, poiché per la prima volta sono state indicate le linee guida in materia di computer crimes indirizzate ai Paesi membri dell’Unione Europea, dando così impulso all’adattamento delle normative interne e delineando una serie di nuovi reati informatici. In Italia tale adeguamento alla raccomandazione del Consiglio d’Europa si è
At the end of the 1980s, following the massive spread of information technology, and in conjunction with the development of electronic commerce and the increase in communications through the web, the need to develop ad hoc legislation, in order to sanction cybercrime, which, exploiting the advantages of globalisation, has pursued and continues to pursue forms of illicit enrichment in international markets and on the network. At European level, the Council of Europe Recommendation of 9 September 1989 no. R (89)9 is the essential point of reference for the subject in the field of international law, since for the first time the guidelines on computer crimes addressed to the Member States of the European Union have been indicated, thus giving impetus to the adaptation of internal regulations and outlining a series of new computer crimes. In Italy, this adaptation to the recommendation of the Council of Europe was materialised with the fundamental Law No. 547 of 1993, containing “Modificati
Pubblicato giovedì 23 novembre 2023