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Anno III

Fascicolo 2-2022


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Indice degli articoli

Giorgetta BASILICO

Il termine di proposizione dell’appello nel processo sommario di cognizione

Il contributo aderisce ad una pronuncia delle Sezioni unite della Corte di cassazione secondo la quale l’ordinanza conclusiva del primo grado di un processo sommario di cognizione non può essere pronunciata mediante lettura in udienza ed è appellabile anche entro il termine lungo di cui all’art. 327 c.p.c., decorrente dalla sua pubblicazione

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Federico CAPORALE

L’imprevedibilità del contenzioso amministrativo come problema processuale

Il tema dell’imprevedibilità dell’esito dei giudizi è tra i problemi più citati quando si discute del funzionamento della giustizia, in generale, e di quella amministrativa, in particolare. Ma cosa vuol dire imprevedibilità della giurisprudenza (amministrativa), quali cause la determinano e come si può intervenire? Il contributo intende rispondere a queste domande: dopo aver definito il concetto di prevedibilità, distinguendolo da quello di nomofilachia, e aver chiarito che le soluzioni che riguardano il sistema delle fonti sono fondamentali, ma insufficienti, l’autore illustra come l’imprevedibilità sia anche un problema endogeno alle vicende processuali e che, come tale, trova nelle regole processuali una ulteriore possibile soluzione. Di qui, l’autore spiega come la soluzione apparentemente più evidente – il vincolo del precedente – non sia necessariamente efficace, mentre possono essere molto utili le regole processuali e le soluzioni organizzative che incidono il modo in cui deve

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Antonio CARRATTA

Class action europea e rito semplificato: di alcune superabili disarmonie legislative

L’articolo prende in esame il rapporto fra il processo per la class action, disciplinato dagli artt. 840-bis e ss. c.p.c., e il nuovo rito semplificato introdotto dal d.lgs. n. 149/2022 nell’ambito della più generale riforma del processo civile. L’occasione è data dall’approvazione da parte del Consiglio dei ministri del 9 dicembre 2022 dello schema di decreto legislativo per il recepimento della direttiva UE/2020/1828, che prevede l’introduzione negli Stati membri dell’Unione di due nuove azioni collettive per la tutela dei consumatori che andranno ad affiancarsi alle azioni collettive di carattere generale introdotte nel codice di procedura civile con la legge n. 31/2019.

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Daniela CAVALLINI

Responsabilità civile dei magistrati e risarcimento dei danni non patrimoniali. Una nuova critica alla l. n. 117/1988: riconosciuta piena tutela ai diritti inviolabili anche con riguardo ai procedimen

Con la sentenza n. 205/2022 la Corte costituzionale amplia i danni risarcibili derivanti da responsabilità civile del magistrato, affermando che la lesione di un qualsiasi diritto inviolabile (e non solo della libertà personale) consente al danneggiato di ottenere il risarcimento dei danni non patrimoniali. La sentenza, pur riferendosi alla disciplina anteriore alla riforma del 2015, fornisce l’occasione per alcune brevi considerazioni sull’efficacia della responsabilità civile del magistrato, anche, e soprattutto, alla luce della disciplina attuale e degli eventi più recenti (come l’iniziativa referendaria del 12 giugno 2022).

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Silvana DALLA BONTÀ

Recensione a Maria Martello, Una giustizia alta e altra. La mediazione nella nostra vita e nei tribunali, Milano, Paoline Editoriale Libri, 2022

La recensione restituisce le riflessioni intorno al volume di Maria Martello, «Una giustizia alta e altra. La mediazione nella nostra vita e nei tribunali», maturate in seno ad un incontro dedicato alla sua presentazione organizzato dalla Fondazione Forense e dall’Ordine degli Avvocati di Monza con il patrocinio del Tribunale di Monza, in cui accademici, magistrati, avvocati, e non solo, si sono confrontati sui molti temi che l’opera affronta, in una ricca polifonia di voci.

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Fabiola MASSA

L’evoluzione della responsabilità degli Internet service providers: dalla direttiva e-commerce al Digital Services Act

Il lavoro ricostruisce il quadro normativo relativo alla disciplina della responsabilità degli Internet services providers così come si è venuto plasmando a partire dalla direttiva e-commerce dell’inizio del secondo millennio, per giungere sino ai giorni nostri. Esso mette in evidenza come questo abbia in parte tenuto rispetto ai cambiamenti intervenuti nel mondo digitale, ed in parte abbia invece manifestato dei propri limiti, più volte sondati e superati grazie all’intervento ermeneutico della giurisprudenza.

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Gianluca MONTANARI VERGALLO

Gli effetti della transazione tra medico e danneggiato sulla responsabilità della struttura sanitaria e il danno alla salute da rischio latente

Il lavoro commenta gli orientamenti sui due problemi affrontati da Cass. civ. n. 26118/21: la natura della responsabilità della struttura sanitaria e i conseguenti effetti sulla possibilità del danneggiato di chiedere alla struttura il risarcimento dopo una transazione conclusa con il medico; come liquidare il danno biologico nei casi in cui l’invalidità permanente comporta il rischio di una riduzione della durata della vita.

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Elena RAFFA

La c.d. «doppia conforme» ed il regime preclusivo derivante dalla omogeneità delle pronunce

L’ordinanza in rassegna fornisce lo spunto per affrontare, seppur in nuce, la questione relativa all’istituto della c.d. “doppia conforme” e del regime preclusivo derivante dalla omogeneità delle pronunce relative ai primi due gradi di giudizio, sotto il profilo dell’omesso esame circa fatti decisivi e del travisamento delle prove, a distanza di ben dieci anni dalla riforma che ha introdotto la disciplina di riferimento ed alle porte della imminente ed (ennesima) modifica legislativa.

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Alessandro ROSSI

Gli effetti dell'ambiguità delle clausole contrattuali R: dalla possibile applicazione

Il seguente contributo è un commento alla pronuncia ABF, Coll. Cood., dec. 3 maggio 2022 n. 6888. Il Collegio, decidendo sul provvedimento di rimessione, rileva come pur potendosi applicare il rimborso del finanziamento tramite rate di ammortamento così dette “alla francese”, nel caso di ambiguità di clausole contrattuali vada applicata quella più favorevole al cliente. Nel caso di specie, quindi, in ragione del contrasto tra clausola contenuta al punto 4 del modulo SECCI con le altre condizioni contrattuali, a seguito dell’estinzione anticipata del contratto di finanziamento il rimborso della quota non maturata di interessi corrispettivi andrà calcolato secondo il criterio pro rata temporis.

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Livia STAMME

Il trattenimento amministrativo all'interno dei centri di permanenza per i rimpatri: i vari punti di contrasto con la disciplina della Carta Costituzionale Italiana

Il lavoro analizza criticamente la disciplina del trattenimento amministrativo all’interno dei centri di permanenza per i rimpatri, evidenziandone le lacune ed i vari contrasti con la Carta costituzionale italiana. L'analisi della disciplina si sviluppa sotto vari profili, partendo da un’introduzione dell’istituto e dallo studio della sua normativa interna, evidenziandone successivamente i profili critici con riguardo alla disposizione costituzionale dell’art. 13 Cost. Una volta analizzati i profili normativi della disciplina il lavoro si sofferma ad analizzarne gli aspetti fattuali dell’istituto e la sua esecuzione nella prassi.

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Gianni TOSCANO

Il nuovo volto del caporalato nell'era delle piattaforme digitali

Le piattaforme digitali, oltre ad aver rivoluzionato le dinamiche dei rapporti di lavoro, hanno determinato il parallelo superamento della rappresentazione stereotipata dello sfruttamento del lavoro come fenomeno legato a contesti rurali, aprendo la porta a nuove forme di "reifi cazione" del lavoratore, ridotto ad oggetto dell'agire altrui. Con il presente contributo si intende analizzare questo "nuovo" fenomeno, anche alla luce dei più recenti fatti di cronaca oggetto di indagini ed accertamenti giudiziali, al fi ne di verifi care l'eff ettiva rispondenza dell'attuale sistema normativo alle reali esigenze di tutela delle dignità e della libertà dei numerosi lavoratori coinvolti.

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Gianfrancesco VECCHIO

Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione individuano i parametri che permettono la restituzione delle somme indebitamente versate nell’ambito della crisi familiare. Alcune considerazioni critiche su

Il lavoro commenta criticamente alcuni aspetti applicativi del nuovo orientamento giurisprudenziale in tema di ripetibilità delle somme versate a titolo di assegno di mantenimento o di divorzio qualora venga accertata in seguito all’erronea previsione degli stessi da parte del giudice.

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