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Anno IV

Fascicolo 1-2023


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Indice degli articoli

Andrea AVERARDI

Domaines sensibles e autorità di garanzia. Il caso dei garanti regionali delle persone private della libertà e per l’infanzia e l’adolescenza

L'articolo si concentra sull'inquadramento della natura giuridica e sulla funzione delle autorità indipendenti di garanzia a tutela dei diritti dei cittadini. L'analisi affronta in particolari i casi delle autorità a difesa dell'infanzia e dell'adolescenza e per la protezione delle persone private della libertà personale.

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Giorgetta BASILICO

La mediazione come fenomeno culturale condiviso: attualità o tendenza? Sulla capacità della legge di riforma processuale del 2022/23 di fornire una risposta

Il contributo contiene una riflessione sulla mediazione come fenomeno giuridico e sociale e sulla sua evoluzione, con particolare attenzione alla riforma processuale degli anni 2022-2023.

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Luigi DE PROPRIS

La cancellazione della trascrizione delle domande giudiziali dopo il secondo vaglio della Consulta

L’articolo commenta la sentenza della Corte Costituzionale 143/2022 che ha dichiarato inammissibile la questione di legittimità costituzionale degli artt. 2652, 2653 e 2668 c.c., tentando di individuare nuove prospettive de jure condendo, nonché uno strumento di tutela de jure condito per il convenuto che subisca la trascrizione di una domanda giudiziale palesemente infondata

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Concetta MARINO

Mediazione obbligatoria ope legis e ope iudicis dopo la riforma Cartabia

Nell’ambito della recente riforma della giustizia civile particolare attenzione è stata riservata agli strumenti alternativi di risoluzione delle controversie. Il contributo ricostruisce gli aspetti principali dell’intervento normativo in questa materia, con specifico riferimento alla mediazione obbligatoria ope legis e ope iudicis.

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Damiano MICALI

La negoziazione assistita nella riforma del processo civile

Il contributo si occupa delle novità apportate dalla riforma Cartabia alla negoziazione assistita.

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Agnese MUSSATTI

Il vincolo culturale è sull’immobile, ma può tutelarne anche l’uso. Tutto cambia affinché nulla cambi?

La sentenza in epigrafe risolve un contrasto giurisprudenziale che da tempo si interroga sul grado di estensibilità del vincolo culturale alla dimensione immateriale del bene, identificata perlopiù in attività culturali commerciali ivi svolte o in c.d. espressioni di identità culturale collettiva. L’Adunanza Plenaria aderisce alla corrente esegetica tra queste più aperta, sancendo la legittimità della tutela dilatata alla c.d. destinazione d’uso in tutti i casi di idonea motivazione del provvedimento amministrativo di vincolo. Questo commento si soffermerà su due distinte questioni: da una parte, l’arricchimento dello strumento di tutela, ora più piena poiché estesa alle inscindibili componenti immateriali del bene; dall’altra, la plausibilità di una futura autonoma considerazione, a livello legislativo, di tali manifestazioni incorporee, che in maniera sostanziale determinano il giudizio di culturalità sulla cosa.

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Maria Aloris PILATO

La realtà dialogica: conflitto e mediazione

Il presente lavoro analizza criticamente il fondamentale intervento del mediatore nella gestione consapevole dei contrasti ed ha la finalità di agevolare una concezione plastica degli episodi oppositivi insorti tra le parti.

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Salvatore PILIU

Origens de legislação europeia e italiana em matéria de infrações de segurança informática

Alla fine degli anni ‘80 è emersa, a seguito della diffusione massiccia delle tecnologie informatiche, ed in concomitanza con lo sviluppo del commercio elettronico e dell’incremento delle comunicazioni attraverso il web, l’esigenza di elaborare una normativa ad hoc, al fine di sanzionare la criminalità informatica, che sfruttando i vantaggi della globalizzazione, ha perseguito e continua a perseguire forme di arricchimento illecito nei mercati internazionali e nella rete. A livello europeo la Raccomandazione del Consiglio d’Europa del 9 settembre 1989 n. R (89)9 rappresenta il punto di riferimento imprescindibile per la materia nel campo del diritto internazionale, poiché per la prima volta sono state indicate le linee guida in materia di computer crimes indirizzate ai Paesi membri dell’Unione Europea, dando così impulso all’adattamento delle normative interne e delineando una serie di nuovi reati informatici. In Italia tale adeguamento alla raccomandazione del Consiglio d’Europa si è

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Elena RAFFA

Sulla legittimità a fini difensivi delle registrazioni di conversazioni tra presenti

La quaestio juris oggetto del presente contributo si colloca nell’alveo dell’ormai prevalente orientamento giurisprudenziale che riconosce l’arrendevolezza dell’interesse alla riservatezza dei dati personali di fronte al diritto di difesa. Tuttavia, pur ribadendo la necessità di procedere ad un contemperamento di contrapposti interessi, si ritiene che tale attività non possa più essere valutata, case by case, a discrezione del giudice di merito, ma debba essere demandata una volta per tutte al legislatore.

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Rosario SANTUCCI

Uno sguardo al diritto antidiscriminatorio di genere tra tecniche tradizionali e innovazioni

L’autore osserva i progressi del diritto antidiscriminatorio di genere, sottolineandone l’origine anche europea delle tecniche ed evidenziandone le positività e le criticità. Si sofferma criticamente sulle ultime novità che si sono prodotte in ambito europeo (la dir. 2023/970 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 10 maggio 2023 sulla parità di retribuzione tra uomini e donne per uno stesso lavoro o per un lavoro di pari valore attraverso la trasparenza retributiva; il d.lgs. n. 105 del 2022 sul congedo di paternità e quello parentale) e in ambito nazionale (l. n. 162 del 2021) su impulso dell’importante obiettivo paritario da realizzare nell’ambito del PNRR.

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