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Anno V

Fascicolo 1-2024


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Indice degli articoli

Chiara ALVISI

Recensione del volume "La Costituzione vivente"

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Andrea AVERARDI

La Cassa depositi e prestiti tra transizioni economico-sociali e invarianze istituzionali

L'articolo analizza l'evoluzione del ruolo della Cassa depositi e prestiti nell'attuale scenario soffermandosi in particolare su profili di politica industriale, anche legati all'attività dell'istituto da holding pubblica.

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Mariafrancesca COCUCCIO

Matrimonio, unione civile e rettificazione di sesso: tra regole giuridiche e tutela dei diritti della persona

L’unione civile tra persone dello stesso sesso è sotto certi aspetti istituto diverso dal matrimonio: la mancata estensione tout court della normativa matrimoniale agli uniti civili, la differente “nascita del vincolo” (il matrimonio si celebra, l’unione si costituisce), la mancata creazione di vincoli di parentela e affinità e la normativa in materia di cambio di sesso, dimostrano la differenza rispetto all’istituto riservato alle coppie etero. Con riferimento a questo ultimo aspetto (rettificazione sesso), la l. n. 76/2016 ha introdotto, al comma 27, la previsione per cui i coniugi sposati, qualora uno di essi cambi sesso, possono chiedere la “trasformazione” del matrimonio in unione civile; analoga previsione non è, però, prevista nel caso opposto. In tal caso l’unione civile si scioglie automaticamente all’atto dell’emissione di una sentenza di rettificazione di sesso di uno dei suoi due componenti, senza trasformarsi in matrimonio; fermo restando, ovviamente, che gli ex uniti civi

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Livia DI COLA

Il procedimento per le controversie in materia di licenziamento

Con il d.lgs. 149/2022 il legislatore ha voluto riportare le controversie in materia di licenziamento al modello base del procedimento disciplinato dal libro II, titolo IV, capo I, il processo del lavoro. Si è agito con lievi ritocchi, essenzialmente sui termini e sull’organizzazione temporale del procedimento per velocizzarlo. La trattazione accelerata e privilegiata non è, tuttavia, prevista per tutte le controversie in materia di licenziamento. Il lavoro di razionalizzazione del nuovo capo I bis, del titolo IV, libro II, trae spunto anche dal confronto con l’abrogato "rito Fornero".

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Dario FARACE

Informazione e consenso alle attività di ricerca nel nuovo art. 9 del Codice deontologico degli psicologi.

Il saggio approfondisce i profili deontologici relativi agli obblighi di informazione e al consenso alle attività di ricerca nel nuovo art. 9 del Codice deontologico degli psicologi.

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Loredana FERLUGA

Il lavoro dei disabili tra obblighi di assunzione e inclusione

Il saggio esamina, in chiave storico-evolutiva, il tema delle tutele predisposte dall’ordinamento per i lavoratori disabili, dove l’accesso al lavoro delle persone con disabilità rappresenta uno degli aspetti più controversi del processo di riforma del mercato del lavoro. In particolare, l’A., dopo un excursus che si snoda dalle fonti internazionali e comunitarie alla legge nazionale sul collocamento mirato, soffermandosi sull’integrazione lavorativa dei disabili tramite lo strumento convenzionale, analizza alcune delle novità introdotte dalla legislazione più recente, evidenziando come da quest’ultima sembra emergere una scarsa attenzione rispetto alla vulnerabilità occupazionale delle persone con disabilità.

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Nadia GIMELLI

Il riconoscimento dei figli nati da maternità surrogata tra prospettiva europea e diritto italiano

L’articolo si propone di analizzare il problema relativo al riconoscimento in Italia dei figli nati attraverso la vietata pratica della maternità surrogata.

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Maria Aloris PILATO

La riforma Cartabia:l'efficacia e l'efficienza della risposta di giustizia consensuale

Il presente lavoro analizza criticamente l'istituto della mediazione civile e commerciale, anche alla luce della recente riforma Cartabia, quale fenomeno giuridico e di evoluzione culturale e sociale, enfatizzando il ruolo della giustizia consensuale.

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Dino TARQUINI

Autorizzazione paesaggistica e silenzio assenso fra pubbliche amministrazioni: questioni problematiche al crocevia di valori costituzionali

Il contributo esamina il procedimento di autorizzazione paesaggistica, con specifico riferimento alle principali questioni problematiche sorte in materia. In particolare, dopo aver passato in rassegna gli orientamenti contrastanti, si formula un’ipotesi ricostruttiva in ordine ai rapporti fra la disciplina generale del silenzio assenso fra pubbliche amministrazioni e l’iter di settore, giungendo ad inquadrare quest’ultimo in termini di specialità. Nondimeno, si osserva come, anche in relazione al regime del parere soprintendizio tardivo, lo statuto delineato non si discosti sensibilmente, nella sostanza, dal modello della legge sul procedimento amministrativo. Si conclude con lo sviluppo di talune riflessioni sistematiche in merito alla relazione fra liberalizzazione e semplificazione, auspicando un ampliamento del perimetro della segnalazione certificata di inizio attività ove non si rinvengano valori di rilievo strettamente pubblicistico, fermo il tradizionale agire amministrativo, p

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Giuseppe TOSCANO

Manifestazioni fasciste e consensti pericolosi: i limiti alla rilevanza penale del "saluto romano" dopo l'intervento delle Sezioni Unite

Il lavoro analizza la recente pronuncia delle Sezioni unite sulla rilevanza penale del “saluto romano” tenuto nel corso di manifestazioni pubbliche di chiara impronta fascista. Nonostante la sentenza presenti un impianto argomentativo logico e lineare, essa non pare offrire risposte definitive ai quesiti formulati e si mostra perciò deludente sul piano della “capacità nomofilattica”. La valutazione circa la rilevanza penale di tali condotte, in definitiva, rimane infatti rimessa alla (libera) discrezionalità del singolo giudice, chiamato a operare, senza chiari indicatori, una problematica prognosi di pericolosità della condotta rispetto a beni giuridici ad ampio spettro e dalla forte connotazione normativo-ideale. Di conseguenza, anche dopo l’intervento del Supremo consesso nella sua massima composizione, il dibattito sulla rilevanza penale del saluto romano non pare destinato a sopirsi.

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